TRIZ per gli Approvvigionamenti delle PMI: 2 Esempi Pratici per Superare i Compromessi e Creare Valore
Introduzione: Dalle Trattative ai Breakthrough – Esempi di utilizzo del TRIZ negli Acquisti
La vita quotidiana di un responsabile acquisti in una Piccola e Media Impresa (PMI) è un esercizio costante di gestione dei compromessi. Si desiderano prezzi più bassi, ma questo spesso implica una qualità inferiore. Si vuole una consegna più rapida, ma ciò aumenta i costi. Si cerca innovazione dai fornitori, ma questo può generare una pericolosa dipendenza. Queste non sono semplici sfide; sono contraddizioni radicate.Il vero potere di TRIZ in un contesto aziendale, tuttavia, non risiede solo nei suoi famosi 40 Principi Inventivi. La fase più critica e trasformativa è la disciplina iniziale di riformulare un problema di business in una contraddizione tecnica. Questo passaggio, dal descrivere un problema in modo narrativo ("Il nostro fornitore ha troppo potere contrattuale") a definirlo come un conflitto tra parametri misurabili ("Come possiamo aumentare la 'Flessibilità' della nostra catena di fornitura senza diminuire la sua 'Affidabilità'?"), è il primo e più importante passo verso una soluzione innovativa. Una formulazione rigorosa del problema è già metà della soluzione. Senza questa traduzione, gli strumenti TRIZ rimangono inefficaci.
Questo articolo è stato concepito come una guida pratica per ispirare i professionisti degli acquisti delle PMI. Non riesporrà la teoria di base di TRIZ, ma si concentrerà sulla sua applicazione concreta attraverso due esempi passo-passo.
- Esempio 1: Forgiare Strategie di Acquisto Innovative.
- Esempio 2: Guidare gli Approvvigionamenti verso Soluzioni Tecniche più Convenienti.
- Conoscenza (in questo caso sapere che esiste ed ha potenzialità il modello TRIX).
- Conoscenza degli strumenti per ottenere l'informazione con il dettaglio necessario.
- Volontà.
Esempio 1: Mitigare il Rischio del Fornitore Unico senza Sacrificare la Qualità
A. Scenario e Contraddizione
- Scenario: Una PMI si affida a un unico fornitore per un componente critico. Questo fornitore possiede una tecnologia brevettata o un know-how unico che garantisce una qualità e prestazioni ineguagliabili, essenziali per il prodotto finale dell'azienda.
- Il Compromesso Tradizionale: L'azienda vive in uno stato di perenne compromesso. Accetta il rischio strategico associato al fornitore unico (prezzi potenzialmente più alti, scarsa flessibilità negoziale, vulnerabilità a interruzioni della fornitura) in cambio della garanzia di qualità. Le alternative convenzionali sono altrettanto problematiche: diversificare con fornitori di qualità inferiore, compromettendo l'integrità del prodotto, o investire somme ingenti per internalizzare la produzione, un'opzione spesso irrealistica per una PMI.
- Inquadrare la Contraddizione con TRIZ: Il primo passo è tradurre questo dilemma aziendale in una contraddizione tecnica.
- Parametro da Migliorare: Si vuole aumentare la Stabilità/Affidabilità della supply chain (parametro TRIZ #27: Reliability). Questo significa ridurre la vulnerabilità a shock esterni.
- Parametro che Peggiora: Qualsiasi azione tradizionale per aumentare l'affidabilità (es. introdurre un secondo fornitore meno qualificato) rischia di peggiorare la Qualità del componente, introducendo difetti o inconsistenza (parametro TRIZ #31: Object-Generated Harmful Factors).
- La Contraddizione: Come si può aumentare l'affidabilità della fornitura senza diminuire la qualità del prodotto finale?
B. Selezione dei Principi
La Matrice delle Contraddizioni di Altshuller, anche nelle sue versioni adattate per il business, suggerisce diversi principi per risolvere questo tipo di conflitto. Per questo esempio, ne selezioniamo due particolarmente potenti e intuitivi:- Principio #1: Segmentazione (Segmentation): Dividere un sistema, un oggetto o un processo in parti indipendenti, o aumentare il suo grado di frammentazione.
- Principio #24: Intermediario (Intermediary): Usare un "vettore", un'entità o un processo intermedio per collegare due oggetti o eseguire una funzione.
C. Generazione della Soluzione Passo-Passo
Applicando sistematicamente questi principi, si possono generare soluzioni non ovvie.- Applicare la Segmentazione: La domanda guida è: "Come possiamo 'segmentare' la nostra dipendenza dal fornitore critico?"
- Segmentare il Componente: Invece di acquistare il componente completamente finito, è possibile acquistare i sotto-componenti o le materie prime da fonti diversificate e farli assemblare o processare dal fornitore "critico"? Questo approccio segmenta il rischio sulla materia prima, che diventa gestibile, dal rischio sul processo, che rimane concentrato.
- Segmentare il Processo: Il processo produttivo del fornitore è davvero un'unica "scatola nera" inimitabile? Spesso, solo una o due fasi sono veramente uniche e critiche. Si può collaborare con il fornitore per "segmentare" il suo processo: il 90% delle lavorazioni, magari standard, potrebbero essere eseguite da un fornitore alternativo qualificato, mentre solo il 10% (la fase "magica") rimane esclusiva del fornitore A. Si crea così una catena di fornitura multi-livello che riduce il carico e la dipendenza dal fornitore critico.
- Segmentare la Conoscenza: La dipendenza non è solo fisica, ma anche intellettuale. Si può "segmentare" la conoscenza del fornitore? Ad esempio, si potrebbe finanziare un progetto di ricerca con un'università o un centro tecnologico per decodificare e replicare il suo "ingrediente segreto", trasformando un rischio passivo in un asset di proprietà intellettuale.
- Applicare l'Intermediario: La domanda guida è: "Chi o cosa può agire come intermediario per isolarci dal rischio?"
- Intermediario Logistico/Finanziario: Si può utilizzare una società di logistica di terze parti (3PL) o di quarte parti (4PL) come intermediario. Questa entità potrebbe gestire uno stock di sicurezza del componente critico per conto della PMI, magari in un magazzino neutrale, assumendosi parte del rischio di inventario in cambio di una commissione.
- Intermediario di Licenza (Legale): Si può negoziare un accordo di licenza con il fornitore A. Questo accordo, attivabile solo in condizioni di emergenza (es. fallimento del fornitore, interruzione prolungata), permetterebbe alla PMI di far produrre il componente da un fornitore B pre-qualificato (l'intermediario). Il fornitore A verrebbe compensato con una royalty, trasformando un potenziale concorrente in una fonte di reddito passiva e garantendo la continuità operativa.
- Intermediario di Consorzio (Collaborativo): È probabile che altre PMI si trovino nella stessa situazione di dipendenza. Si potrebbe formare un consorzio d'acquisto (l'intermediario) per aumentare il potere negoziale collettivo e finanziare congiuntamente lo sviluppo di un fornitore alternativo, ripartendo i costi e i rischi.
D. La Strategia Finale
Combinando queste idee, la PMI può costruire una strategia ibrida e resiliente che va ben oltre il compromesso iniziale. Una possibile strategia finale potrebbe essere:Segmentare il processo: Avviare una collaborazione tecnica con il fornitore A per identificare le fasi non-critiche del suo processo produttivo e qualificare un fornitore B per eseguirle. Questo riduce la dipendenza operativa da A.
Usare un intermediario di licenza: Inserire nel contratto con il fornitore A una clausola di escrow tecnologico, che garantisca il trasferimento del know-how a un terzo designato in caso di default del fornitore, a fronte di un premio annuale.
Esempio 2: Scomporre un Componente Sovra-Specificato per Ridurne il Costo
A. Scenario e Contraddizione
- Scenario: L'ufficio tecnico di una PMI ha sempre specificato a disegno un particolare tipo di cuscinetto a sfere per una macchina. Questo cuscinetto è prodotto da un marchio premium, è noto per la sua altissima qualità e precisione, ed è molto costoso. L'ufficio acquisti, analizzando i costi, sospetta che il componente sia "sovra-specificato" (over-engineered) per l'applicazione reale.
- Il Compromesso Tradizionale: Si crea un conflitto interno. L'ufficio acquisti propone alternative più economiche, ma l'ufficio tecnico le respinge per paura di guasti e per non assumersi rischi, trincerandosi dietro la specifica originale. Alla fine, per "stare sul sicuro", si continua a pagare il prezzo premium, sacrificando la competitività del prodotto.
- Inquadrare la Contraddizione con TRIZ:
- Parametro da Migliorare: Si vuole ridurre il Costo del Componente (che in TRIZ rappresenta una Perdita di Sostanza economica, parametro #22).
- Parametro che Peggiora: Utilizzando un componente percepito come meno performante, si teme di peggiorare l'Affidabilità del sistema finale (parametro #27: Reliability).
- La Contraddizione: Come si può ridurre drasticamente il costo del componente mantenendo (o addirittura migliorando) il livello di affidabilità realmente richiesto dall'applicazione?
B. Selezione dei Principi
Per risolvere questa contraddizione, si possono utilizzare due principi TRIZ molto pratici, preceduti da un'analisi funzionale.- Principio #2: Estrazione (Taking Out / Extraction): Rimuovere una parte, una proprietà o una funzione "dannosa" o non necessaria da un oggetto.
- Principio #35: Cambiamento dei Parametri (Parameter Changes): Modificare lo stato fisico, la concentrazione, il grado di flessibilità o la temperatura di un oggetto o di un sistema.
C. Generazione della Soluzione Passo-Passo
- Analisi Funzionale (Pre-requisito): Prima di applicare i principi, è fondamentale eseguire una rapida analisi funzionale, un pilastro della Value Engineering. La domanda chiave non è "Cos'è questo oggetto?", ma "Qual è la funzione principale che questo oggetto deve svolgere in questa specifica applicazione?". Un'analisi congiunta tra acquisti e ufficio tecnico rivela che la macchina lavora a bassi regimi di rotazione e in un ambiente di produzione pulito e controllato.
- Applicare l'Estrazione: La domanda guida diventa: "Quali sono le caratteristiche costose del cuscinetto premium che possiamo 'estrarre' perché non necessarie per la nostra funzione?"
- Estrarre la Tolleranza Estrema: Il cuscinetto premium ha tolleranze di lavorazione strettissime (es. ABEC 7), ideali per applicazioni ad altissima velocità come i mandrini delle macchine utensili. La nostra applicazione è a bassa velocità. Si può "estrarre" questo requisito e utilizzare un cuscinetto con tolleranze standard (es. ABEC 1), che costa una frazione del prezzo.
- Estrarre la Schermatura Superflua: Il cuscinetto premium è dotato di una doppia schermatura in teflon, perfetta per resistere ad ambienti polverosi, umidi o aggressivi. La nostra macchina lavora in un ambiente pulito. Si può "estrarre" questa costosa schermatura e utilizzare un cuscinetto con una schermatura standard in metallo o addirittura con una singola schermatura.
- Estrarre il "Marchio": Spesso, una parte significativa del costo non è legata alla tecnologia, ma al valore percepito del marchio. Dopo aver definito le specifiche tecniche realmente necessarie, si può "estrarre" il marchio premium e acquistare un cuscinetto con le medesime specifiche da un produttore meno noto ma tecnicamente qualificato.
- Applicare il Cambiamento dei Parametri: La domanda guida è: "Possiamo cambiare qualche parametro del sistema circostante per permettere l'uso di un cuscinetto più economico?"
- Cambiare il Parametro "Lubrificazione": Il cuscinetto premium è auto-lubrificato a vita con un grasso speciale. Potremmo utilizzare un cuscinetto standard, molto più economico, che richiede una lubrificazione periodica? Se la macchina ha già un ciclo di manutenzione programmata, aggiungere questa semplice operazione potrebbe avere un costo irrisorio rispetto al risparmio sul componente.
- Cambiare il Parametro "Temperatura": Se il problema fosse la dissipazione del calore, invece di usare un costoso cuscinetto resistente alle alte temperature, si potrebbe aggiungere un piccolo sistema di raffreddamento (es. una ventola) che permette di usare un cuscinetto standard, cambiando il parametro "temperatura" dell'ambiente operativo.
D. La Strategia Finale
L'ufficio acquisti, armato di questa analisi funzionale e delle idee generate con TRIZ, avvia una discussione collaborativa con l'ufficio tecnico.- Si dimostra oggettivamente che le specifiche reali dell'applicazione (velocità, carico, ambiente) sono molto inferiori a quelle per cui il cuscinetto premium è stato progettato.
- Insieme, si seleziona un cuscinetto di un produttore alternativo che non possiede le costose caratteristiche "estratte" (tolleranze estreme, schermatura speciale) ma è perfettamente adeguato alla funzione richiesta. Si ottiene un risparmio del 60% sul costo del componente senza alcun compromesso sull'affidabilità operativa.
Conclusione: Trasformare TRIZ in una Competenza Chiave per gli Approvvigionamenti
I sei esempi presentati in questo report hanno dimostrato che TRIZ non è una teoria astratta riservata agli ingegneri, ma un toolkit estremamente pratico per risolvere le contraddizioni, sia quotidiane che strategiche, che affliggono la funzione acquisti. L'applicazione di TRIZ sposta radicalmente il focus del procurement: dal "negoziare un compromesso" al "progettare una soluzione". Questo cambiamento di prospettiva è ciò che permette di generare breakthrough invece di miglioramenti incrementali.
Per le PMI che desiderano iniziare a integrare questo potente strumento, il consiglio è di procedere per piccoli passi. Non è necessario diventare maestri di TRIZ in un giorno. Il percorso può iniziare in modo semplice e pragmatico:- Scegliere una Contraddizione: Identificare un problema fastidioso e ricorrente nel proprio dipartimento, un "mal di testa" che si ripresenta ciclicamente.
- Inquadrarlo con TRIZ: Provare a descrivere il problema non come una lamentela, ma come una contraddizione tecnica: "Vogliamo migliorare X, ma questo inevitabilmente peggiora Y".
Questo semplice esercizio mentale, anche se non porta immediatamente a una soluzione completa, inizia ad allenare la mente a pensare in modo diverso, a cercare soluzioni al di fuori dei percorsi convenzionali e a superare l'inerzia psicologica.
A lungo termine, l'integrazione di metodologie come TRIZ può trasformare il ruolo stesso degli approvvigionamenti all'interno dell'azienda. Non più visti solo come un centro di costo il cui obiettivo è limare i prezzi, ma come un centro di innovazione strategica. Un ufficio acquisti che dialoga con i fornitori non solo di prezzi e consegne, ma di co-design, di nuovi materiali e di processi più intelligenti, diventa un motore che crea valore sostenibile e vantaggio competitivo per l'intera organizzazione.

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