Executive Summary
Questo rapporto fornisce un'analisi di foresight strategico per l'innovazione del procurement nelle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane nei prossimi tre anni (2025-2028). Evidenzia il panorama in evoluzione del procurement, guidato dalla volatilità globale, dai progressi tecnologici (AI, digitalizzazione), dalle pressioni sulla sostenibilità (ESG) e dalle interruzioni della catena di approvvigionamento. L'analisi si concentra sulle esigenze e sui vincoli unici delle PMI italiane, che costituiscono la spina dorsale dell'economia nazionale ma spesso affrontano sfide legate alla digitalizzazione, alle risorse e alle competenze.
I principali scenari includono la necessità per le PMI di adottare strumenti digitali, integrare pratiche di sostenibilità, costruire catene di approvvigionamento resilienti e sfruttare le opportunità di finanziamento come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Intelligenza artificiale (AI). In passato un rapporto di foresight strategico specifico per il procurement delle PMI italiane avrebbe richiesto ingenti risorse e tempo, oggi grazie al supporto dell'AI è possibile produrre un report credibile e ispirante senza una competenza specifica ma con tanta voglia di sperimentare in meno di una settimana di lavoro. Questa è una dimostrazione del potenziamento che una mente aperta può ottenere dalla AI.
I) Il Panorama in Evoluzione del Procurement nelle PMI Italiane: Un Orizzonte a 3 Anni
A. Preparare il Terreno: L'Imperativo del Foresight per l'Innovazione del Procurement delle PMI
- Contesto: Il settore delle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane, colonna vertebrale dell'economia nazionale (1), si trova ad affrontare una pressione senza precedenti per innovare le proprie funzioni di approvvigionamento. Questa spinta deriva da una complessa interazione di fattori: la volatilità globale (4), la rapida evoluzione tecnologica (7), i cambiamenti normativi (9) e le mutevoli richieste del mercato (11) In questo scenario dinamico, gli approcci tradizionali al procurement si rivelano sempre più inadeguati. Le PMI, spesso caratterizzate da dimensioni ridotte e risorse limitate (3), necessitano di strategie agili e lungimiranti per rimanere competitive.
- Razionale: I consulenti che supportano queste PMI devono adottare una prospettiva orientata al futuro, nota come Foresight Strategico. Questo approccio è essenziale per anticipare i cambiamenti, identificare i rischi e le opportunità emergenti e guidare efficacemente i clienti attraverso un panorama incerto. Reagire semplicemente agli eventi non è più una strategia sostenibile (12). Questo report fornisce tale prospettiva di foresight per il triennio 2025-2028.
- Focus: L'analisi si concentra specificamente sulle esigenze e sui vincoli unici delle PMI italiane 1, contestualizzando le tendenze globali del procurement all'interno della realtà operativa di queste imprese. Si riconosce che le soluzioni applicabili alle grandi aziende potrebbero non essere direttamente trasferibili al tessuto delle PMI senza un adeguato adattamento.
B. Applicare il Foresight Strategico: Principi Chiave che Guidano questa Analisi
- Definizione e Scopo: Il Foresight Strategico è una disciplina sistematica e strutturata utilizzata per esplorare futuri potenziali, identificare le forze trainanti e le tendenze del cambiamento, analizzarne le implicazioni e informare le decisioni strategiche odierne (12) Il suo scopo non è prevedere il futuro con certezza, ma esplorare molteplici futuri plausibili 16, permettendo alle organizzazioni di prepararsi a diverse eventualità o di plasmare attivamente il futuro desiderato. Si tratta di un approccio proattivo che mira a trovare soluzioni resilienti e adatte all'evoluzione del contesto (12).
- Metodologia: L'approccio metodologico adottato in questa analisi si basa sui principi fondamentali del Foresight Strategico e comprende diverse fasi interconnesse:
- Scansione Ambientale e dell'Orizzonte (Environmental & Horizon Scanning): Monitoraggio sistematico dell'ambiente esterno – considerando fattori politici, economici, sociali, tecnologici, ambientali e legali (PESTEL) – per identificare forze trainanti, tendenze consolidate e segnali deboli emergenti su diversi orizzonti temporali (12) Questo permette di avere una visione ampia dei cambiamenti in atto, anche al di fuori del settore specifico.16
- Analisi delle Tendenze: Valutazione approfondita dell'impatto potenziale e della traiettoria delle tendenze identificate, distinguendo i segnali significativi dal "rumore" di fondo (12). Si analizza come queste tendenze potrebbero interagire e influenzarsi reciprocamente.
- Pianificazione per Scenari (Scenario Planning): Sviluppo di molteplici scenari futuri plausibili, basati sull'interazione delle tendenze chiave e delle principali incertezze (13) Questo strumento aiuta le organizzazioni a prepararsi per una gamma di possibili esiti futuri, anziché scommettere su un'unica previsione 16, rendendo le strategie più robuste.
- Analisi delle Implicazioni e Formulazione della Strategia: Valutazione delle opportunità e delle minacce presenti in ciascuno scenario e sviluppo di strategie e piani d'azione concreti per navigare efficacemente verso gli obiettivi desiderati o per adattarsi ai diversi contesti futuri (13).
- Rilevanza: Questo approccio strutturato (12) si discosta dalla pianificazione tradizionale, spesso lineare e focalizzata sul breve termine (12). Abbraccia intrinsecamente l'incertezza (12) e la complessità 17 del mondo moderno, spesso descritto come VUCA (Volatile, Incerto, Complesso, Ambiguo).17 Ciò consente un processo decisionale più proattivo (12) e stimola l'innovazione (13), preparando le organizzazioni non solo a reagire, ma anche a plasmare il proprio futuro.
Il Foresight Strategico, quindi, non è semplicemente uno strumento analitico, ma rappresenta un vero e proprio cambiamento di mentalità. Si tratta di passare da una logica reattiva, focalizzata sulla risoluzione dei problemi contingenti, a una logica proattiva, orientata alla costruzione del futuro desiderato o alla preparazione per futuri alternativi (13). Il ruolo del consulente si dovrebbe estende oltre la fornitura di consigli tecnici; include la coltivazione di questa mentalità lungimirante all'interno dell'organizzazione cliente, aiutandola a vedere oltre le sfide immediate e a pianificare strategicamente per il medio-lungo termine.
Tuttavia, l'efficacia del Foresight Strategico applicato alle PMI dipende in modo cruciale dalla capacità di tradurre le tendenze generali e gli scenari complessi in indicazioni concrete e attuabili, pertinenti al loro specifico contesto operativo e, soprattutto, compatibili con i loro vincoli di risorse.1 Un'analisi di foresight generica, che non tenga conto delle limitazioni in termini di budget, competenze e capacità organizzativa tipiche delle PMI italiane 1, risulterebbe di scarsa utilità pratica. Il consulente assume quindi un ruolo fondamentale di "traduttore", colmando il divario tra le macrotendenze (come l'intelligenza artificiale o la sostenibilità ESG) e le realtà quotidiane della funzione acquisti di una PMI.
II) Forze Trainanti del Cambiamento (2025-2028): Tendenze Chiave che Impattano il Procurement
A. Cambiamenti nel Macro-Ambiente Globale e Italiano (Economici, Politici, Sociali)
- Volatilità Economica: La persistente inflazione, l'aumento dei tassi di interesse 4 e il potenziale rallentamento economico continueranno a esercitare pressione sulle funzioni di procurement, mantenendo alta l'attenzione sul risparmio dei costi e sull'efficienza operativa.5 Il contesto economico specifico dell'Italia di una produttività inferiore rispetto alla media UE 1, amplifica questa pressione sulle PMI.
- Instabilità Geopolitica e Interruzioni Commerciali: Conflitti in corso 6, tensioni commerciali (es. USA-Cina), tendenze protezionistiche 6 e cambiamenti normativi improvvisi 4 generano una significativa incertezza nelle catene di approvvigionamento globali. Questi fattori influenzano le strategie di sourcing, i tempi di consegna (lead time) e i costi 4, rendendo indispensabile un approccio orientato alla resilienza e alla agilità.
- Dinamiche Sociali e del Lavoro: La crescente domanda da parte di consumatori e investitori per pratiche etiche, trasparenza e responsabilità sociale (11) sta influenzando le decisioni di acquisto. Allo stesso tempo, la carenza di manodopera, in particolare nei settori della logistica e della manifattura 5, e la necessità di nuove competenze (digitali, legate alla sostenibilità) impattano la capacità operativa e i costi.14 L'Italia affronta sfide specifiche legate al divario di competenze (skills gap).1
- Scenario Politico: Elezioni e cambiamenti nelle politiche governative (es. il gioco dei dazzi USA 25, iniziative UE per la competitività (10)) influenzano le normative commerciali, le agende sulla sostenibilità e le priorità di investimento. A livello nazionale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un motore politico ed economico di primaria importanza, con impatti diretti e indiretti sulle PMI.24
B. Accelerazione Tecnologica: AI, Digitalizzazione e Automazione nel Procurement
- Integrazione dell'AI: L'Intelligenza Artificiale (AI) sta rapidamente passando da concetto futuribile a realtà integrata nei processi di procurement.4 I tassi di adozione stanno accelerando drasticamente (il 74% dei CPO pianifica l'integrazione entro la fine del 2025 4). L'AI Generativa (GenAI) è un fattore chiave di questa accelerazione, passando dalla fase esplorativa a quella di impiego per migliorare le performance aziendali.22
- Applicazioni dell'AI: L'AI viene utilizzata per automatizzare compiti di routine (elaborazione ordini d'acquisto, gestione fatture 7), migliorare il processo decisionale (selezione fornitori, previsione trend di mercato 4), potenziare l'analisi della spesa (spend analysis) 22, gestire il ciclo di vita dei contratti 4, affinare le previsioni della domanda 8, anticipare i rischi 5 e abilitare sistemi di procurement autonomo.7 Le piattaforme di marketplace basate su AI potrebbero rivoluzionare i tradizionali processi di Richiesta di Offerta (RFP).4 I chatbot migliorano il servizio clienti/fornitori.27
- Imperativo della Trasformazione Digitale: La digitalizzazione rimane una priorità assoluta per i Chief Procurement Officer (CPO) 21, spinta dalla necessità di efficienza, trasparenza e decisioni basate sui dati.8 Il mercato globale del software per il procurement è in forte crescita (previsti 9,5 miliardi di dollari entro il 2028 4; crescita di 6,66 miliardi di dollari nel periodo 2025-2029 30). L'Italia ha specifiche iniziative governative che spingono la digitalizzazione del settore pubblico, con potenziali ricadute sulle pratiche del settore privato.34
- Analisi dei Dati (Data Analytics): Il procurement è sempre più data-centrico.7 Strumenti avanzati di analisi permettono di estrarre insight da grandi quantità di dati per ottimizzare le performance dei fornitori, prevedere le tendenze di mercato e migliorare la collaborazione.5 La visibilità in tempo reale è fondamentale.8
- Cloud Computing: Le piattaforme cloud sono abilitatori fondamentali per il procurement digitale, offrendo scalabilità, accessibilità e facilitando la collaborazione.8 L'Italia ha iniziative specifiche per l'adozione del cloud nel settore pubblico (Cloud Italia, Poli Strategici Nazionali - PSN 42), che possono contribuire a creare un ecosistema più ampio.
- Blockchain: Emerge il potenziale di questa tecnologia per migliorare la trasparenza e la fiducia lungo le catene di approvvigionamento.27
La natura rapida e sempre più integrata ("embedded") dell'AI nei software di procurement 7 abbassa la barriera tecnica iniziale all'adozione per le PMI. Non è più necessario avviare grandi progetti AI dedicati fin dall'inizio. Tuttavia, questa facilità di accesso tecnologico solleva contemporaneamente la barriera strategica e delle competenze. Le PMI possono accedere più facilmente agli strumenti AI, ma necessitano di una guida esperta su come sfruttarli efficacemente, integrarli nei propri processi operativi e sviluppare le competenze interne necessarie per gestirli.1 La sfida si sposta quindi dall'acquisizione della tecnologia all'utilizzo strategico della stessa, un'area in cui il ruolo del consulente diventa cruciale.
La spinta verso l'adozione obbligatoria di piattaforme di procurement digitale nel settore pubblico italiano 38, fortemente incentivata dal PNRR 29, creerà un effetto "spillover" significativo. Le PMI che desiderano partecipare agli appalti pubblici – un mercato considerevole (quasi 200 miliardi di euro nel 2021 38) – saranno di fatto costrette ad adottare strumenti e processi digitali compatibili. Questo rappresenta un potente catalizzatore per la digitalizzazione del procurement nelle PMI, che va oltre le semplici motivazioni di efficienza interna e si lega direttamente all'accesso al mercato.
C. L'Imperativo della Sostenibilità: Integrazione ESG, Circolarità e Pressioni Normative (CSRD, CSDDD)
- Priorità Strategica: La sostenibilità (Ambientale, Sociale, di Governance - ESG) sta evolvendo da tema di conformità a componente strategica fondamentale del procurement.7 Questa evoluzione è guidata dalla pressione normativa, dalle richieste degli investitori (11), dalle aspettative dei consumatori (11) e da considerazioni di gestione del rischio.46
- Aree Chiave di Focalizzazione: Riduzione delle emissioni di carbonio (con particolare attenzione allo Scope 3, ovvero le emissioni della catena del valore 5), minimizzazione dei rifiuti, sourcing responsabile ed etico (pratiche lavorative, diritti umani 6), promozione della diversità tra i fornitori 27, miglioramento della trasparenza 7 e considerazione degli impatti sulla biodiversità e sul capitale naturale (11).
- Panorama Normativo (UE/Italia):
- CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive): Impone obblighi dettagliati di rendicontazione sulla sostenibilità per le grandi imprese e le PMI quotate, richiedendo informazioni provenienti dalle loro catene del valore.9 I primi report sono attesi nel 2025/2026.
- CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive): Richiede alle grandi imprese di esercitare la dovuta diligenza (due diligence) sugli impatti relativi ai diritti umani e all'ambiente all'interno delle proprie catene del valore, coinvolgendo quindi anche i fornitori.9 L'applicazione inizierà progressivamente tra il 2027 e il 2029.
- Altre Normative Rilevanti: Regolamento UE sulla Deforestazione (EUDR (11)), Regolamento sugli Imballaggi e i Rifiuti di Imballaggio (PPWR (10)), Regolamento sulla Progettazione Ecocompatibile dei Prodotti Sostenibili (ESPR (10)), potenziale revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM (10)), Direttiva NIS2 (indirettamente collegata tramite la sicurezza della supply chain (33)).
- Economia Circolare: Tendenza crescente verso il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei prodotti, specialmente in settori come l'IT (11) Il procurement gioca un ruolo chiave nell'approvvigionamento di materiali sostenibili e nella progettazione orientata alla circolarità.
- Dati e Trasparenza: Crescente domanda di dati sulla sostenibilità che siano affidabili e verificabili.26 Necessità di strumenti e piattaforme per tracciare e rendicontare le metriche ESG.7 L'assicurazione da parte di terzi (third-party assurance) sta diventando cruciale.26
- Acquisti Locali (Local Purchasing): Tensioni geopolitiche e preoccupazioni legate alla sostenibilità stanno favorendo un aumento degli acquisti locali o regionali.46
Normative europee come la CSRD e la CSDDD stanno trasformando l'ESG da una questione "soft", legata principalmente alla reputazione, a un requisito "hard" di conformità e operativo. Questo cambiamento ha un impatto diretto sui processi di procurement e sulle relazioni con i fornitori, anche per le PMI che vengono coinvolte indirettamente attraverso le catene del valore dei loro clienti più grandi.9 Non si tratta più di iniziative volontarie, ma di obblighi legali con precise richieste di rendicontazione e due diligence che si propagano lungo la supply chain, costringendo le funzioni di acquisto ad adattarsi rapidamente.
La crescente necessità di dati di sostenibilità verificabili 26 crea una duplice dinamica per le PMI: da un lato una sfida (l'onere della raccolta dati), dall'altro un'opportunità. Le PMI che riescono a fornire proattivamente dati ESG affidabili possono ottenere un vantaggio competitivo significativo, posizionandosi come fornitori preferenziali.46 Questo è particolarmente vero in un contesto in cui le grandi aziende, spinte dagli obblighi CSRD/CSDDD, automatizzeranno sempre più lo screening e la selezione dei fornitori basandosi anche su queste metriche.8 Investire precocemente in una gestione robusta dei dati ESG può quindi differenziare una PMI dai concorrenti meno preparati, aprendo le porte a contratti migliori o a uno status privilegiato.
D. Dinamiche della Supply Chain: Resilienza, Gestione del Rischio e Ottimizzazione dei Costi
- Resilienza come Priorità: Costruire catene di approvvigionamento resilienti è diventato fondamentale a causa delle continue interruzioni (geopolitiche, climatiche, commerciali 5). Ciò implica la diversificazione delle reti di fornitori 7, l'investimento in analisi predittive 5 e lo sviluppo di piani di contingenza.27
- Focus sulla Gestione del Rischio: I CEO considerano la supply chain una delle principali fonti di rischio per il business.5 Il procurement deve gestire proattivamente una vasta gamma di rischi, tra cui la solvibilità dei fornitori, l'instabilità geopolitica, i disastri naturali 27, i cambiamenti normativi 5, le minacce alla cybersecurity 5, le problematiche legate alla manodopera 5 e la volatilità della domanda.5 Una visibilità estesa lungo la catena (esempio mappatura Tier N) è cruciale.5
- Imperativo dell'Ottimizzazione dei Costi: Spinte dall'inflazione e dall'instabilità, la riduzione dei costi rimane un obiettivo centrale del procurement.5 Tuttavia, i metodi tradizionali potrebbero essere ormai esauriti, rendendo necessaria un'analisi più granulare dei costi di servizio (cost-to-serve analysis 5) e strategie di sourcing più sofisticate.
- Collaborazione con i Fornitori: Si assiste a uno spostamento da relazioni puramente transazionali a partnership collaborative con i fornitori.8 Partnership solide migliorano la trasparenza, l'individuazione precoce dei rischi, l'innovazione congiunta e il risparmio sui costi.21
- Nearshoring/Reshoring/Diversificazione: Le aziende stanno attivamente diversificando le proprie fonti di approvvigionamento per ridurre la dipendenza da singole aree geografiche (es. Cina), esplorando opzioni di near-shoring (es. Messico, Canada per gli USA) o hub regionali (Sud-Est Asiatico), con potenziali impatti indiretti anche per l'Italia.6
- Sfide Logistiche: Colli di bottiglia nel trasporto marittimo 6, congestione portuale 6, carenza di container 6 e di autisti 6 continuano a influenzare i costi e l'affidabilità della logistica.
Le pressioni simultanee per l'ottimizzazione dei costi 5 e per la resilienza/mitigazione dei rischi 5 creano una tensione fondamentale nella strategia di procurement. Le decisioni comportano spesso dei compromessi (ad esempio, affidarsi a un unico fornitore per ottenere costi inferiori vs. diversificare i fornitori per aumentare la resilienza). Raggiungere entrambi gli obiettivi contemporaneamente è complesso; investire in resilienza (ad esempio, mantenendo scorte più elevate o qualificando più fornitori) spesso comporta un aumento dei costi. Questa tensione richiede analisi sofisticate e decisioni strategiche ponderate, un'area in cui i consulenti possono apportare un valore significativo aiutando le PMI a trovare il giusto equilibrio.
Per le PMI italiane, la resilienza della supply chain non riguarda solo le interruzioni operative globali, ma è intrinsecamente legata alla loro resilienza finanziaria e all'accesso al credito (14) La loro capacità di investire in diversificazione, tecnologia o scorte di sicurezza è spesso limitata dalle difficoltà di accesso al credito e dall'aumento dei tassi di interesse. Ciò rende le strategie di resilienza più difficili da implementare senza un supporto adeguato, come quello potenzialmente offerto dal PNRR o da strumenti di finanza di filiera (supply chain finance). Le soluzioni di resilienza per le PMI devono quindi spesso incorporare una componente finanziaria per essere realmente efficaci, andando oltre la semplice ottimizzazione operativa.14
III) Il Contesto del Procurement delle PMI Italiane: Impatti Specifici e Sfide
A. Caratteristiche Strutturali e Stato Attuale del Procurement nelle PMI
- Rilevanza Economica: Le PMI costituiscono il nucleo dell'economia italiana (99,6% delle imprese attive, circa il 54% del valore aggiunto lordo 1), ma sono spesso caratterizzate da dimensioni ridotte 3 e una produttività inferiore rispetto alle omologhe europee.1
- Ritardo Digitale: Le PMI italiane mostrano generalmente un ritardo nella digitalizzazione rispetto alla media UE.1 Molte si affidano ancora a strumenti di base come Microsoft Office per compiti complessi 48 e presentano bassi tassi di adozione delle diverse fasi dell'e-procurement.48 Gli investimenti nel digitale sono inferiori alla media europea.1
- Maturità del Procurement: In molte PMI, la funzione acquisti potrebbe essere meno formalizzata, potenzialmente priva di risorse dedicate, focus strategico o strumenti avanzati.3 L'attenzione potrebbe essere prevalentemente operativa e transazionale, piuttosto che strategica.
- Divario Regionale: Esiste un significativo divario digitale tra le regioni del Nord e del Sud Italia, sebbene anche le regioni più performanti siano in ritardo rispetto alla media europea.1
- Dipendenza dal Credito Bancario: Forte dipendenza dal finanziamento bancario tradizionale 1, che può limitare la capacità di investimento in innovazione.
B. Analisi dell'Impatto delle Tendenze: Come i Cambiamenti Globali si Traducono nella Realtà delle PMI Italiane
- Pressione alla Digitalizzazione: Le tendenze globali (AI, automazione) si scontrano con la realtà locale del ritardo digitale. Le PMI subiscono pressioni per adottare strumenti digitali al fine di migliorare l'efficienza 48, garantire la conformità (negli appalti pubblici 38) e integrarsi nelle catene di approvvigionamento digitalizzate. Tuttavia, incontrano significative barriere all'adozione.1 Il PNRR rappresenta una fondamentale opportunità e incentivo in questo senso.28
- Richieste di Sostenibilità: Le normative UE (CSRD/CSDDD) e le aspettative del mercato si propagano lungo le catene di fornitura, richiedendo alle PMI di fornire dati ESG e dimostrare pratiche sostenibili.9 Questa rappresenta una sfida considerevole, date le risorse e le competenze limitate.14 Anche le banche stanno integrando la valutazione del rischio ESG nei loro processi di credito.14
- Esigenze di Resilienza: Le PMI sono particolarmente vulnerabili alle interruzioni della supply chain a causa di basi fornitori potenzialmente meno diversificate e limitati buffer finanziari.14 La volatilità geopolitica ed economica impatta direttamente i loro costi e la stabilità operativa.5
- Focus sui Costi: L'inflazione e l'incertezza economica intensificano la necessità di controllo dei costi, ma le PMI potrebbero non disporre di strumenti sofisticati per l'analisi della spesa o per il sourcing strategico.5
C. Superare gli Ostacoli: Sfide Chiave nei Prossimi 3 Anni (2025-2028)
- Barriere all'Adozione Digitale:
- Gap di Consapevolezza/Conoscenza: Mancanza di comprensione dei benefici della digitalizzazione e delle soluzioni disponibili.1 Molte PMI non percepiscono ancora l'urgenza dell'evoluzione digitale.50
- Gap di Competenze: Competenze digitali limitate all'interno delle PMI e difficoltà nel reperire personale qualificato.1 La carenza di competenze digitali è un ostacolo significativo.47
- Vincoli di Costo/Finanziari: Limitazioni di budget per investire in tecnologia e formazione.1 L'accesso al credito per progetti digitali è difficoltoso 1, anche a causa della mancanza di garanzie tangibili.1
- Adeguatezza Strategica (Strategic Fit): Frammentazione dell'offerta tecnologica; le soluzioni proposte dai grandi vendor non sono sempre adatte alle esigenze specifiche delle PMI 1, risultando a volte troppo complesse o costose.
- Resistenza al Cambiamento: Resistenza interna da parte del management o dei dipendenti all'adozione di nuove tecnologie e processi, visti più come una minaccia che come un'opportunità.47
- Conformità e Implementazione della Sostenibilità:
- Complessità e Costi: Comprendere e conformarsi alle normative ESG in evoluzione (CSRD, CSDDD, ecc.) richiede risorse e competenze che le PMI potrebbero non possedere.9
- Raccolta Dati e Reporting: Difficoltà nel raccogliere e rendicontare dati di sostenibilità affidabili dalle proprie operazioni e dalla propria catena di fornitura 14, necessari per rispondere alle richieste dei clienti e delle banche.14
- Supply Chain e Gestione del Rischio:
- Visibilità e Controllo Limitati: La mancanza di una visibilità approfondita sulle catene di approvvigionamento ostacola la valutazione e la gestione dei rischi.5
- Vincoli Finanziari per la Resilienza: Difficoltà nel finanziare misure di resilienza come la diversificazione dei fornitori o la costituzione di scorte di sicurezza.14
- Minacce alla Cybersecurity: Crescente vulnerabilità agli attacchi informatici, in particolare ransomware e attacchi mirati alla supply chain, unita a risorse limitate per la difesa.2 La conformità alla direttiva NIS2 aggiunge ulteriore pressione.47
- Accesso al Credito: Condizioni di credito sempre più restrittive e tassi di interesse in aumento aggravano le sfide finanziarie.14 Difficoltà nell'accedere a forme di finanza alternativa.14
- Competenze e Talento: Persistente difficoltà nel trovare e trattenere personale con le necessarie competenze digitali, di sostenibilità e relative al procurement moderno.1
- Esecuzione del PNRR: Sebbene il PNRR offra opportunità significative, le PMI incontrano difficoltà nell'accedere e utilizzare efficacemente questi fondi a causa della complessità burocratica, della mancanza di consapevolezza o della capacità interna di gestire i progetti.23 Una parte significativa delle PMI inizialmente non prevedeva nemmeno di avvalersi delle risorse del Piano.29
La convergenza di molteplici sfide complesse – digitalizzazione, conformità ESG, cybersecurity, pressione finanziaria – crea un rischio concreto di paralisi strategica per le PMI italiane. Il numero e la complessità delle richieste rischiano di sopraffare le loro limitate risorse e la loro capacità di cambiamento. Questa situazione può portare all'inazione o a risposte frammentarie e inefficaci, rendendo difficile per le PMI cogliere le opportunità di innovazione. Il ruolo del consulente diventa quindi anche quello di aiutare a prioritizzare gli interventi e a navigare questa complessità.
La sfida dell'integrazione delle nuove soluzioni (strumenti digitali, pratiche ESG) all'interno dei processi e delle culture aziendali esistenti, spesso tradizionali 47, è tanto significativa quanto la sfida dell'acquisizione delle soluzioni stesse. Il successo dell'innovazione non dipende solo dalla disponibilità di tecnologia o finanziamenti (come quelli del PNRR), ma richiede un'attenta gestione del cambiamento (change management) che affronti gli aspetti umani e organizzativi.49 Questo aspetto, spesso trascurato, è invece un fattore critico di successo, poiché la resistenza al cambiamento 47 o la difficoltà nell'articolare i benefici degli investimenti digitali 1 possono vanificare gli sforzi di innovazione.
IV) Opportunità per l'Innovazione del Procurement nelle PMI Italiane (2025-2028)
A. Sfruttare la Tecnologia: Strumenti Digitali Accessibili, Applicazioni AI, Soluzioni Cloud
- Piattaforme di E-Procurement: Adozione di software di e-procurement specificamente progettati per le PMI (basati su cloud, modelli SaaS) per digitalizzare l'intero ciclo di acquisto: gestione fornitori, sourcing, ordini, contratti, analisi della spesa.48 Esistono soluzioni sul mercato italiano come Online Procurement 52, CPO Rules 48, Jaggaer Now 50 che si rivolgono a questo segmento. I benefici chiave includono maggiore efficienza, trasparenza, controllo dei costi e centralizzazione delle informazioni.48
- Soluzioni Cloud: Utilizzo di infrastrutture e servizi cloud scalabili ed economicamente vantaggiosi, che riducono la necessità di costosi hardware on-premise e offrono flessibilità.40 Le iniziative del settore pubblico (Cloud Italia 42) possono favorire un ecosistema più ampio e maturo. Il cloud facilita l'accesso a software avanzati (ERP, CRM, strumenti di procurement) anche per le PMI.40
- Sistemi ERP per PMI: Implementazione di sistemi integrati di Enterprise Resource Planning (ERP) pensati per le PMI (es. SAP Business One/ByDesign 57, Danea Easyfatt 58, Fluentis 59, Arca Evolution 60, Giobby 61, soluzioni Zucchetti 62, Microsoft Dynamics 63) per collegare il procurement con altre funzioni aziendali (finanza, magazzino, vendite). Molti offrono versioni cloud 57, rendendoli più accessibili.
- AI e Analytics Accessibili: Sfruttamento dell'AI integrata nelle piattaforme di procurement 21 o di strumenti di analisi accessibili (potenzialmente integrati negli ERP o piattaforme specializzate come Beyond Knowledge 64) per l'analisi della spesa, la valutazione del rischio fornitore, la previsione della domanda e l'automazione dei processi.7 È fondamentale concentrarsi su casi d'uso pratici con un chiaro ritorno sull'investimento (ROI).
- Procurement Pubblico Digitale: Utilizzo delle piattaforme digitali obbligatorie 38 per gli appalti pubblici come punto di partenza e stimolo per una più ampia digitalizzazione dei processi di acquisto aziendali.
B. Abbracciare la Sostenibilità: Modelli Circolari, Green Procurement, Allineamento ESG
- Vantaggio Competitivo: Adottare proattivamente pratiche sostenibili e fornire dati ESG affidabili può differenziare le PMI e renderle fornitori preferenziali per grandi aziende ed enti pubblici 8, che sono sempre più attenti a questi aspetti.
- Green Procurement: Approvvigionarsi di materiali eco-compatibili, ridurre gli sprechi, ottimizzare la logistica per minori emissioni.7 Selezionare i fornitori anche sulla base di criteri ambientali.8
- Modelli di Economia Circolare: Esplorare opportunità come il "prodotto come servizio" (product-as-a-service), la riparazione, il ricondizionamento, la rigenerazione o l'utilizzo di materiali riciclati/secondari (11) Questo può aprire nuove fonti di ricavo e ridurre la dipendenza dalle risorse vergini.
- Reporting ESG come Opportunità: Utilizzare la necessità di raccogliere dati ESG (spinta dalla CSRD/CSDDD 9) come catalizzatore per migliorare i processi interni, identificare inefficienze, ridurre i costi e migliorare la reputazione aziendale.9
- Accesso alla Finanza Verde (Green Finance): Allinearsi agli obiettivi di sostenibilità può migliorare l'accesso a specifici strumenti finanziari o a condizioni più favorevoli da parte delle banche, sempre più focalizzate sui criteri ESG.14
C. Sourcing Strategico e Collaborazione nella Supply Chain
- Gestione delle Relazioni con i Fornitori (Supplier Relationship Management - SRM): Superare le relazioni puramente transazionali per costruire partnership strategiche con i fornitori chiave, finalizzate alla co-innovazione, alla condivisione del rischio e alla creazione di valore congiunto.8 Ciò richiede una migliore comunicazione e condivisione dei dati.
- Sourcing Basato sul Rischio: Diversificare la base fornitori geograficamente e numericamente per mitigare i rischi di interruzione.7 Utilizzare l'analisi dei dati per valutare proattivamente il rischio associato ai fornitori.5
- Gestione per Categorie Merceologiche (Category Management): Sviluppare strategie di sourcing personalizzate per specifiche categorie di spesa al fine di ottimizzare il valore, sfruttando l'intelligence di mercato.8
- Piattaforme Collaborative: Utilizzare piattaforme digitali per migliorare la comunicazione e la visibilità con i fornitori 8, facilitando la collaborazione e la gestione delle performance.
D. Sfruttare il PNRR e le Iniziative Pubbliche
- Finanziamenti Mirati: Ricercare e utilizzare attivamente i fondi del PNRR specificamente destinati alla digitalizzazione delle PMI (crediti d'imposta Transizione 4.0 per tecnologia/software/formazione), alla sostenibilità, all'innovazione, all'internazionalizzazione (Fondo 394/81) e allo sviluppo delle competenze.28
- Modernizzazione degli Appalti Pubblici: Approfittare dei processi di appalto pubblico semplificati e digitalizzati per accedere a nuove opportunità di mercato.29
- Ecosistemi di Innovazione: Interagire con i Competence Center, i Digital Innovation Hub (DIH) e le partnership di ricerca finanziate dal PNRR per ottenere supporto, trasferimento tecnologico e sviluppo di competenze.14
- Incentivi di Filiera: Partecipare a iniziative in cui grandi aziende o il governo incentivano la digitalizzazione all'interno delle loro catene di approvvigionamento, promuovendo l'adozione di tecnologie da parte delle PMI fornitrici.1
Tabella IV.1: Mappatura delle Sfide del Procurement delle PMI Italiane con le Opportunità di Innovazione (2025-2028)
Sfida Chiave (Sezione III.C) | Opportunità di Innovazione Corrispondente (Sezione IV) | Tecnologie/Approcci Chiave Abilitanti | Snippet Rilevanti (Esempi) |
---|---|---|---|
Gap Competenze Digitali / Resistenza al Cambiamento | Fondi PNRR per Formazione / Supporto Consulenziale / Change Management | Piattaforme E-learning, Workshop, Coaching, Modelli di Change Management | 1 |
Onere Dati ESG / Conformità CSRD/CSDDD | Software Reporting ESG / Consulenza Specializzata / Vantaggio Competitivo Fornitore ESG | Piattaforme E-procurement con moduli ESG, Software ESG dedicato, Standard GRI/SASB, Audit di terze parti | 9 |
Accesso al Credito / Vincoli Finanziari | Finanza Alternativa / Garanzie Pubbliche (Fondo Garanzia) / PNRR / Supply Chain Finance | Fintech, Piattaforme Crowdfunding, Basket Bond, Fondo Garanzia PMI, Meccanismi PNRR, Reverse Factoring | 1 |
Esposizione Rischio Supply Chain / Scarsa Visibilità | Diversificazione Fornitori / Strumenti Analisi Rischio / Piattaforme Collaborative | Software SRM, Mappatura Supply Chain (Tier N), Analisi Predittiva AI, Piattaforme Cloud, Cybersecurity | 5 |
Pressione sui Costi / Inefficienza Processi | E-procurement / Analisi Spesa / Automazione / Ottimizzazione Cost-to-Serve | Piattaforme E-procurement/S2P, ERP, AI per Analisi Spesa, RPA (Robotic Process Automation) | 5 |
Ritardo Digitale / Adozione Frammentata | PNRR (Transizione 4.0) / Soluzioni Cloud / Piattaforme SME-specific / Appalti Pubblici | Crediti Imposta 4.0, SaaS, ERP Cloud, Piattaforme E-procurement Modulari, Piattaforme Appalti Digitali | 1 |
Le opportunità più significative per le PMI si trovano spesso all'intersezione di queste tendenze. Ad esempio, l'utilizzo di strumenti digitali (piattaforme AI-driven, software dedicati) per gestire in modo efficiente la raccolta e la rendicontazione dei dati ESG 7, oppure l'impiego dei fondi PNRR per finanziare investimenti in tecnologie che migliorano la resilienza della supply chain.29 Affrontare le sfide in modo efficace richiede spesso soluzioni integrate che sfruttano simultaneamente molteplici opportunità. I consulenti dovrebbero concentrarsi su queste aree sinergiche, dove l'impatto può essere amplificato.
L'accessibilità e l'adeguatezza delle soluzioni tecnologiche al contesto specifico delle PMI 1 saranno fattori critici di differenziazione. Le opportunità non risiedono semplicemente nell'adottare qualsiasi tecnologia, ma nell'adottare soluzioni dimensionate correttamente, facili da usare, basate su cloud, modulari ed economicamente sostenibili.3 Esiste una chiara esigenza di mercato per soluzioni progettate specificamente per il segmento PMI 1, in contrapposizione a sistemi enterprise complessi. I consulenti dovrebbero guidare le PMI nella selezione degli strumenti più appropriati, massimizzando il valore dell'investimento tecnologico.
V) Scenari Futuri Plausibili per il Procurement delle PMI Italiane (2028)
(Basati sull'interazione di incertezze chiave:
- Ritmo di Adozione Digitale/AI,
- Forza dell'Applicazione/Adozione ESG,
- Livello di Stabilità Economica/Geopolitica)
A. Scenario 1: "Transizione Digitale e Verde Accelerata"
- Descrizione: Elevata adozione digitale e di AI, stimolata da tecnologie accessibili e dal successo del PNRR. Forte applicazione delle normative ESG (CSRD/CSDDD con pieno impatto sulle supply chain) e alta domanda di mercato per la sostenibilità. Una relativa stabilità economica consente gli investimenti necessari.
- Procurement PMI nel 2028: Processi altamente digitalizzati, uso diffuso di piattaforme e-procurement con AI/analytics integrati. I criteri ESG sono standard nella selezione e gestione dei fornitori. Forte focus sulla trasparenza della supply chain e sulla circolarità. La collaborazione con i fornitori tramite piattaforme digitali è la norma. Il procurement è riconosciuto come leva strategica per la creazione di valore.
B. Scenario 2: "Arrancando: Cambiamento Incrementale tra Vincoli"
- Descrizione: Adozione digitale moderata, focalizzata su guadagni di efficienza di base. Implementazione ESG frammentaria, guidata principalmente dai requisiti minimi di conformità, con applicazione variabile. Persistente incertezza economica e vincoli di risorse limitano gli investimenti significativi. L'impatto del PNRR è disomogeneo.
- Procurement PMI nel 2028: Digitalizzazione parziale, uso dell'e-procurement per le funzioni principali ma persistenza di processi manuali. Vengono eseguiti controlli di conformità ESG di base, ma l'integrazione strategica è limitata. Il controllo dei costi e l'evitamento dei rischi di base dominano le priorità. L'adozione tecnologica è cauta e focalizzata sul ROI a breve termine. I gap di competenze rimangono un problema significativo.
C. Scenario 3: "Imperativo Resilienza: il Rischio Domina la Strategia"
- Descrizione: Elevata instabilità geopolitica ed economica, frequenti interruzioni della supply chain. La digitalizzazione e l'adozione ESG sono viste principalmente attraverso la lente della mitigazione del rischio e della garanzia della continuità operativa. Le pressioni sui costi sono intense.
- Procurement PMI nel 2028: Il focus si sposta pesantemente sulla visibilità della supply chain, sulla diversificazione dei fornitori (anche a costo maggiore), sugli strumenti di monitoraggio del rischio (cybersecurity, geopolitico) e sulla sicurezza degli approvvigionamenti critici. Gli strumenti digitali vengono adottati principalmente per la gestione del rischio e il controllo. L'ESG passa in secondo piano rispetto alla sopravvivenza immediata e alla stabilità operativa, tranne dove direttamente collegato al rischio (es. scarsità di risorse).
In tutti gli scenari delineati, la necessità di garantire la cybersecurity all'interno della funzione procurement e lungo tutta la supply chain 5 rimane una preoccupazione costante e probabilmente crescente. Man mano che il procurement diventa più digitale (Scenari 1 e 2) o affronta maggiori interruzioni (Scenario 3), la superficie di attacco e il potenziale impatto degli incidenti informatici aumentano.5 Questo rende la cybersecurity una priorità persistente, indipendentemente dalle altre tendenze macro dominanti.
Conclusioni
Il panorama del procurement per le Piccole e Medie Imprese italiane si preannuncia estremamente dinamico nel triennio 2025-2028. Convergono pressioni tecnologiche (digitalizzazione accelerata, impatto dell'AI), normative (in particolare in ambito ESG con CSRD e CSDDD), di mercato (richiesta di resilienza e sostenibilità) ed economiche (volatilità, pressione sui costi).
Per le PMI italiane, tradizionalmente caratterizzate da un certo ritardo digitale e vincoli di risorse, questa convergenza rappresenta sia una sfida significativa che un'opportunità irripetibile. La sfida risiede nella capacità di adattarsi rapidamente a cambiamenti complessi su più fronti contemporaneamente, superando barriere legate a competenze, costi e cultura aziendale. Il rischio di rimanere indietro è concreto e potrebbe compromettere la competitività a lungo termine.
Tuttavia, emergono chiare opportunità. L'adozione di tecnologie digitali accessibili (piattaforme e-procurement cloud, ERP per PMI, AI integrata) può generare efficienze significative e migliorare il controllo. L'allineamento proattivo alle richieste ESG può trasformarsi in un vantaggio competitivo, aprendo le porte a nuovi mercati e clienti. La spinta alla resilienza può portare a catene di approvvigionamento più robuste e agili. Infine, il PNRR offre risorse senza precedenti per supportare investimenti mirati in digitalizzazione, sostenibilità e competenze, a patto di saper navigare la sua complessità.
In questo contesto, emerge un ruolo cruciale per il consulente specializzato nell'innovazione del procurement per le PMI. La capacità di andare oltre l'expertise tradizionale, agendo come un partner strategico e pragmatico. È richiesta una profonda comprensione non solo delle tendenze globali, ma soprattutto delle specificità del tessuto imprenditoriale italiano e dei vincoli delle PMI. Le competenze chiave includono fluidità tecnologica, acume nella gestione del rischio, e capacità di change management.
In sintesi, il triennio 2025-2028 sarà un periodo di trasformazione decisiva per il procurement delle PMI italiane. Il consulente, come un partner affidabile e pragmatico per guidare le PMI italiane verso un futuro di maggiore efficienza, sostenibilità e resilienza competitiva.
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Il Miglior Software Gestionale per Piccole e Medie Imprese | Wolters Kluwer,, https://www.wolterskluwer.com/it-it/expert-insights/software-gestionale-per-piccole-imprese
Gestionale Cloud per piccole e medie imprese - Giobby,, https://www.giobby.com/cloud-erp-piccole-e-medie-imprese/
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