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Germania: Legge sulla catena di approvvigionamento (Supply Chain Due Diligence Act)

 


Contesto

  • Piccola e Media Impresa (in particolare con export in Germania).
  • Funzione Acquisti.

Scopo

Analizzare i vincoli principali di contesto aggiunti alle Supply Chains dalla legge Tedesca nota con il nome inglese "Supply Chain Due Diligence Act" - "Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz (Lieferkettengesetz o LkSG)". 

Analizzare le implicazioni di questa legge sull'operato della Funzione Acquisti delle Aziende Italiane che esportano in Germania. 

Introduzione

Il legislatore tedesco ha definito gli standard minimi, in materia di diritti umani e salvaguardia dell'ambiente, che le Supply Chains (utilizzate dalle Aziende che operano in Germania) devono avere in tutta la loro lunghezza. La legge si inquadra nello scenario più ampio della regolamentazione ESG Europea.

La bilancia degli scambi commerciali Italia / Germania è stata pressoché equilibrata nel 2021 (66,9mldEUR da Italia verso Germania e 75,7mldEUR da Germania a Italia). Questa legge grava su buona parte dei Fornitori Italiani che partecipano ai 66,9mldEUR. Limitando di fatto (e a mio avviso a ragione) il mercato dei Fornitori ai più etici.

Obbiettivo

Pesare l'impatto di questa legge sulla Funzione Acquisti delle Aziende Italiane che esportano in Germania.

Supply Chain Due Diligence Act in breve

In estrema sintesi il Supply Chain Due Diligence Act - Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz (Lieferkettengesetz o LkSGrichiede alle Aziende (che operano in Germania) di impostare processi per identificare, prevenire e ridurre i rischi di violazioni dei diritti umani e all'ambiente nelle loro supply chains e nelle proprie attività. Gli obblighi stabiliti per legge a cui devono sottostare le Aziende operanti in Germania sono (estratto da CSR):

  1. Implementazione di un sistema di gestione dei rischi.
  2. Designazione di una o più persone responsabili all'interno dell'impresa.
  3. Esecuzione di periodiche analisi dei rischi.
  4. Rilascio di una dichiarazione politica.
  5. Definizione di misure preventive nell'ambito di attività dell'impresa, nei confronti dei fornitori diretti e – se vi sono indicazioni che suggeriscono una possibile violazione dei diritti umani – nei confronti dei fornitori indiretti.
  6. Intraprendere azioni correttive
  7. Istituire una procedura di reclamo:
    • La legge rende obbligatorie le modalità di presentazione di reclamo dei dipendenti dei Fornitori indiretti (Fornitori di livello 2 con cui NON hanno un rapporto commerciale diretto) in caso di violazioni dei diritti umani o dell'ambiente.
  8. Documentazione e rendicontazione:
    • Le Aziende che operano in Germania devono pubblicare una relazione annuale che illustri i passi intrapresi per identificare e affrontare questi rischi.

La legge LkSG entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 per le Aziende che operano in Germania con più di 3.000 dipendenti. Dal 1° gennaio 2023 la soglia sarà abbassata a 1.000 dipendenti.

Le sanzioni previste sono pesanti: 

  • Fino a 800.000 euro o fino al 2% del fatturato globale medio annuo.
  • Esclusione dagli appalti pubblici (in Germania) per un massimo di tre anni.

Il palinsesto della legge spinge l'Azienda (operante in Germania) a:

  1. Contrattualizzare i vincoli di legge (e le sanzioni) con il Fornitore;
  2. Aprire un canale per raccogliere i reclami per tutta la lunghezza delle Supply Chains che concorrono alla fornitura. 

Di conseguenza la Funzione Acquisti del Fornitore dovrà operare in accordo a questi vincoli commerciali, quindi trasferendoli a cascata ai loro Fornitori.

A mio avviso, l'impalcato è coerente con il grado di fattibilità attuale (senza cercare il successo al 100%). Infatti, se è fattibile controllare i Fornitori di materie prime (perché esistono numerose associazioni per i diritti dell'uomo e per la salvaguardia dell'ambiente che denunciano gli abusi) è più difficile nel mezzo tra Fornitore di materie prime e Fornitore dell'Azienda (operante in Germania); qui si possono annidare delle zone d'ombra soprattutto nella zona bassa della Supply Chain dove la probabilità è remota che una persona conosca l'Azienda (operante in Germania) e/o dell'esistenza del canale per la denuncia. Vale la pena notare che le entità come le Associazioni Sindacali e le Associazioni non governative possono fare azioni legali.

Conclusioni

Nel 2021 l'export Italia verso Germania è stato di poco meno di 70mldEUR. Con il primo gennaio 2023 le Aziende Tedesche con più di 3000 dipendenti saranno soggette alla legge LkSG. Le Funzioni Acquisti delle Aziende italiane che esportano in Germania dovranno organizzarsi per qualificare Fornitori e Brand in linea con i requisiti della LkSG per limitare il rischio di contenzioso. L'approccio della legge NON richiede documenti da consegnare per certificare qualcosa, chiede di evitare come la peste Fornitori sprezzanti i diritti umani e l'ambiente. Questo rischio si gestisce adottando procedure interne e strumenti digitali di raccolta, analisi e gestione dei dati.

Leggenda





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