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Approvvigionamento: Bilanciamento tra strategia e tattica

Executive summary

L’articolo ridefinisce il procurement come un ecosistema in cui tattica e strategia coesistono, guidato da adattabilità, tecnologia e una cultura orientata al problem-solving. La lezione chiave è che, in un mondo in costante cambiamento, l’eccellenza operativa nasce dall’equilibrio tra pianificazione a lungo termine e risposte immediate.

Introduzione

Il procurement contemporaneo sta avendo un’evoluzione radicale, trasformandosi da funzione operativa a pilastro strategico per la creazione di valore aziendale. Tuttavia, Benn Godfrey, ex Vice President of Procurement di Rolls Royce, nel articolo “The Balancing Act: In Defence of Tactical Procurement” pubblicato nel n. 58 della rivista di settore “CPO Strategy”, mette in discussione la narrazione dominante che celebra unicamente la strategia, rivendicando il ruolo cruciale delle tattiche. In questo articolo si esplora, nel contesto delle Piccole e Medie Imprese (PMI), come e in quali condizioni un approccio equilibrato tra azioni immediate e visione a lungo termine possa essere essenziale per navigare le complessità delle moderne catene di approvvigionamento, caratterizzate da incertezze geopolitiche, sostenibilità e innovazioni tecnologiche.

Bilanciamento tra strategia e tattica

Il mainstream sopravaluta la strategia e le aspettative 

A premessa necessaria e nel contesto del procurement, strategia e tattica si possono definire come segue:

  • Definizione di Strategia:

    La strategia è definita come una visione a lungo termine che guida gli obiettivi globali del procurement, come la sostenibilità, l’innovazione, la riduzione dei costi strutturali o l’allineamento agli obiettivi ESG.

    • Esempi citati: Target di decarbonizzazione (es. Net Zero 2050), creazione di partnership strategiche con fornitori chiave, adozione di tecnologie trasformative.
    • Caratteristiche:
      • Orientata al futuro, con un orizzonte temporale pluriennale.
      • Richiede pianificazione sistematica e integrazione con gli obiettivi aziendali.
      • Spesso legata a temi "macro" come la resilienza della supply chain o la conformità normativa.
  • Definizione di Tattica:

    La tattica è definita come l’insieme di azioni immediate e flessibili per gestire situazioni contingenti, garantendo agilità operativa e mitigazione dei rischi a breve termine.

    • Esempi: Risposte a interruzioni della catena di approvvigionamento, negoziazioni rapide con fornitori alternativi, ottimizzazione dei costi in contesti inflazionistici.
    • Caratteristiche:
      • Focalizzata sul "qui e ora", con un orizzonte temporale breve o medio.
      • Richiede adattabilità, capacità decisionale rapida e problem-solving pratico.
      • Spesso associata a scenari imprevedibili (es. pandemie, crisi geopolitiche).

Esploriamo alcuni degli aspetti chiave:

  1. Rivalutazione del procurement tattico

    Strategia e Tattica sono complementari, l’idea che le tattiche siano inferiori alla strategia è una credenza piuttosto che logica, è una sopravalutazione della strategia. In un contesto di supply chain dinamiche, intrecciate e imprevedibili, decisioni rapide e flessibili sono vitali per mitigare rischi immediati, come le interruzioni logistiche di un recente passato o crisi regionali attuali. Le tattiche, spesso associate alla risoluzione di problemi quotidiani, rappresentano un motore di resilienza operativa.

  2. Integrazione tra tattica e strategia

    Il procurement è un ciclo iterativo di osservazione e azione. Il modello di John Boyd, l’OODA loop (Osserva, Orienta, Decidi, Agisci) - vedi appendice - si addice e descrive come strategia e tattica si alimentino reciprocamente in un ciclo iterativo. Osserviamo che senza un’adeguata esecuzione tattica, anche le strategie meglio strutturate rischiano di fallire, soprattutto in settori ad alta intensità tecnologica.

  3. Sfide globali e adattamento

    Le tensioni commerciali USA-Cina o Russia-NATO o le normative sulla tracciabilità dei materiali, dimostrano come il procurement debba essere reattivo. E’ evidente che le aziende devono adattare i processi alle specificità geografiche e culturali, bilanciando standardizzazione globale e adattamento locale.

  4. Sostenibilità: un caso di studio

    Obiettivi ambiziosi come il Net Zero 2050 rischiano di rimanere teorici senza un’implementazione tattica. Sono discutibili le aziende che fissano target senza un piano operativo, proponendo invece un approccio incrementale: ad esempio, sostituire gradualmente fornitori inquinanti o ottimizzare i trasporti attraverso analytics predittivi.

  5. Resilienza vs. risk management

    Mentre il risk management è reattivo (identifica e mitiga minacce), la resilienza è proattiva. Per esempio la crisi dei semiconduttori del 2021: le aziende con catene di approvvigionamento flessibili, che integravano fornitori alternativi e magazzini decentralizzati, hanno superato la crisi meglio di quelle focalizzate solo sulla riduzione dei costi.

  6. Tecnologia come abilitatore

    L’uso di IA generativa e piattaforme di orchestrazione digitale (come Coupa o SAP Ariba) sta rivoluzionando il procurement. Tuttavia, la tecnologia deve essere uno strumento al servizio delle persone, non un sostituto - il concetto è più complicato di una prima lettura veloce, se la tecnologia è vista come sostituto dell’uomo cercheremo tecnologie che sostituiscono l’uomo, se invece la tecnologia è vista come uno strumento a servizio dell’uomo cercheremo tecnologie e processi più funzionali al risultato. Esempi includono l’automazione degli ordini ripetitivi, liberando risorse umane per attività a maggior valore aggiunto.

Conclusioni

Il futuro del procurement richiede un dualismo dinamico: la capacità di coniugare visione strategica e agilità tattica. E’ un invito all’azione pragmatica, citando Roosevelt: “Fai ciò che puoi, con ciò che hai, dove sei”. Le aziende di successo saranno quelle che, anche attraverso un procurement bilanciato per il loro settore, sapranno trasformare le sfide del procurement in opportunità, integrando innovazione tecnologica, sostenibilità e resilienza. In definitiva, il procurement non è una scelta tra tattica e strategia, ma una sinergia che contribuisce a definire il vantaggio competitivo in questi anni e nei prossimi.


Appendice: OODA Loop

Come l'OODA Loop unisce pianificazione strategica e reattività tattica

L’OODA Loop (Osserva, Orienta, Decidi, Agisci) è un framework decisionale sviluppato dal colonnello John Boyd, originariamente pensato per i combattimenti aerei ma oggi applicato in ambito aziendale, incluso il procurement. Il suo potere risiede nella capacità di integrare visione strategica (pianificazione a lungo termine) e agilità tattica (risposte immediate), creando un ciclo dinamico che si adatta al cambiamento. Ecco come funziona:

1. Osserva (Observe)

  • Pianificazione strategica: Raccolta di dati su trend macroeconomici, scenari geopolitici, obiettivi di sostenibilità o innovazioni tecnologiche. Esempio: Monitorare l’impatto delle normative ESG globali sulle catene di approvvigionamento.
  • Reattività tattica: Identificazione di segnali operativi in tempo reale, come interruzioni logistiche, picchi di domanda o problemi con un fornitore specifico. Esempio: Rilevare un ritardo nella consegna di materie prime critiche.

Integrazione: I dati strategici (es. analisi di mercato) e tattici (es. dati operativi) convergono per fornire una base informativa completa.

2. Orienta (Orient)

  • Pianificazione strategica: Interpretazione dei dati alla luce degli obiettivi a lungo termine (es. decarbonizzazione, diversificazione dei fornitori). Esempio: Valutare come una crisi energetica influenzerà gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
  • Reattività tattica: Adattamento alle condizioni immediate, come la ricerca di alternative per evitare colli di bottiglia. Esempio: Valutare fornitori locali per bypassare interruzioni internazionali.

Integrazione: La fase di orientamento combina modelli predittivi (strategia) con soluzioni pragmatiche (tattica), bilanciando priorità contrastanti.

3. Decidi (Decide)

  • Pianificazione strategica: Scelta di azioni allineate alla visione aziendale, come investire in tecnologie sostenibili o rinegoziare contratti quadro. Esempio: Decidere di sostituire un fornitore inquinante con uno a basse emissioni.
  • Reattività tattica: Decisioni rapide per risolvere problemi contingenti, come approvare un ordine urgente o attivare clausole contrattuali. Esempio: Acquistare materiali da un fornitore alternativo a costo maggiore per evitare fermate produttive.

Integrazione: Le decisioni tattiche sono filtrate attraverso criteri strategici (es. compliance ESG), evitando soluzioni miopi.

4. Agisci (Act)

  • Pianificazione strategica: Implementazione di iniziative strutturali, come l’adozione di piattaforme digitali per la tracciabilità della supply chain. Esempio: Lanciare un programma di formazione sui criteri di sostenibilità per i fornitori.
  • Reattività tattica: Esecuzione immediata di azioni correttive, come riallocare risorse o modificare rotte logistiche. Esempio: Spedire merci via aereo invece che via nave per rispettare una scadenza critica.

Integrazione: Le azioni tattiche diventano parte di un piano strategico più ampio, garantendo coerenza nel tempo.

Il ciclo iterativo: Perché strategia e tattica si alimentano a vicenda

L’OODA Loop non è lineare ma iterativo: dopo l’azione, si torna alla fase di osservazione per valutare gli effetti e riadattarsi. Questo meccanismo crea un feedback continuo:

  • Esempio pratico:
    1. Osserva: Una sanzione commerciale blocca l’accesso a un materiale strategico.
    2. Orienta: Valutare se diversificare i fornitori (strategia) o trovare un sostituto temporaneo (tattica).
    3. Decidi: Firmare un accordo con un nuovo fornitore estero (strategia) e acquistare scorte di emergenza (tattica).
    4. Agisci: Avviare una partnership a lungo termine e utilizzare le scorte per coprire il gap immediato.
    5. Ripeti il ciclo: Monitorare l’efficacia della soluzione tattica e l’allineamento con la strategia di diversificazione.

Conclusione

L’OODA Loop modella il procurement in un processo adattivo, dove:

  • La strategia fornisce la direzione e i criteri per le decisioni.
  • La tattica garantisce flessibilità e capacità di risposta alle crisi.
  • L’iterazione continua collega le due dimensioni, permettendo di correggere la rotta strategica sulla base delle lezioni apprese dalle azioni tattiche.

In questo modo, il framework supera la dicotomia tra lungo e breve termine, rendendo il procurement sia proattivo (strategico) che reattivo (tattico).


Grazie per la lettura.



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