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Procurement & Lean Supply Chain Management

Introduzione

In un mercato globale è sempre più competitivo, le aziende manifatturiere sono costantemente alla ricerca di modi per ottimizzare i processi, ridurre i costi e migliorare l'efficienza. Il Lean Supply Chain Management si presenta come una metodologia efficace per raggiungere questi obiettivi, focalizzandosi sull'eliminazione degli sprechi e sulla creazione di valore lungo tutta la catena di approvvigionamento. In questo contesto, il procurement gioca un ruolo cruciale, connettendo l'azienda con i fornitori e garantendo un flusso efficiente di materiali e servizi.

Immagine creata con Microsoft Designer

Procurement e Lean Supply Chain Management

Lean Supply Chain Management

Il Lean Supply Chain Management si basa sui principi del Lean Thinking, originariamente sviluppato da Toyota, e mira a eliminare le attività che non aggiungono valore (muda) in tutte le fasi. Muda è un termine giapponese utilizzato nel Lean Manufacturing che significa "spreco" e si riferisce a qualsiasi attività che consuma risorse senza aggiungere valore al prodotto o servizio finale dal punto di vista del cliente. I sette + 1 tipi di spreco (muda) comunemente identificati sono:

Tipo di Muda Descrizione Esempio
1. Sovrapproduzione Produrre più del necessario o prima del necessario Realizzare prodotti senza ordini confermati
2. Attesa Tempi morti tra le fasi di processo Operatori in attesa di materiali o informazioni
3. Trasporto Movimentazione non necessaria di materiali Spostamenti multipli di componenti tra reparti
4. Processo Attività non necessarie che non aggiungono valore Controlli qualità ridondanti
5. Scorte Eccesso di materiali, WIP o prodotti finiti Magazzino sovradimensionato
6. Movimento Spostamenti non necessari di persone o attrezzature Layout inefficiente che richiede continui spostamenti
7. Difetti Prodotti non conformi che richiedono rilavorazioni Scarti di produzione e riparazioni
Alcuni esperti identificano anche un ottavo muda:
8. Talento inutilizzato Non sfruttare appieno le competenze, le idee e le capacità delle persone.

Procurement

Applicare i principi del Lean al procurement significa quindi:

  • Ottimizzare la gestione degli ordini: ridurre i tempi di elaborazione degli ordini e semplificare le procedure.

    I listini sono un esempio di implementazione. Un altro esempio è la connessione dati (prezzi riservati, disponibilità, data di consegna) tra Acquirente e Fornitore. In entrambi i casi le informazioni per emettere l’ordine sono state concordate “fuori linea”, quindi a bisogno disponili in tempo reale. In questa logica si abilità la possibilità di emissione automatica degli ordini e/o emissione da parte di aree diverse dagli acquisti, esempio produzione o Supply Chain Manager.

  • Ridurre il lead time: minimizzare il tempo tra l'ordine e la consegna dei materiali.

  • Selezionare i fornitori in base a criteri di lean: privilegiare fornitori che adottano principi lean e che garantiscono qualità, puntualità e flessibilità.

  • Sviluppare partnership a lungo termine con i fornitori: collaborare con i fornitori per migliorare l'efficienza e ridurre gli sprechi lungo tutta la catena di approvvigionamento.

    Questo è un aspetto dibattuto. Come garantire la competitività del Fornitore nel lungo periodo? Dipende da caso a caso, in generale buyer dovrebbe trovare un “gancio” che tenga legato a se (il contratto) il Fornitore nel medio periodo.

  • Implementare sistemi di Kanban e Just-in-Time: gestire l'inventario in modo efficiente, riducendo le scorte al minimo necessario e ricevendo i materiali solo quando servono.

  • Migliorare la comunicazione e la collaborazione: favorire un flusso di informazioni trasparente e tempestivo tra l'azienda, i fornitori e gli altri stakeholder.

    La condivisione in tempo reale dei dati significativi riveste un ruolo importante. Tipologia di dati da definirsi in fase contrattuale e affinare nel sviluppo della partnership.

Modellazione del sistema di procurement:

Il procurement processa dati, ottiene dati di input (RDA) e genera dati di output (ordini). Il prodotto del procurement sono dati. Di conseguenza, modellare un sistema di procurement vuol dire modellare il sistema informato del procurement e i canali (digitali e/o non digitali) con cui il procurement si relaziona con le altre aree aziendali, con i stakeholders e i Fornitori.

Per modellare un sistema di procurement lean, è possibile utilizzare diverse tecniche e strumenti, tra cui:

  • Value Stream Mapping: mappare il flusso di informazioni dalla fonte (area vendite) al Fornitore, se serve estesa al Cliente Finale, identificando le aree di spreco (copia incolla) e le opportunità di miglioramento.
  • Analisi delle cause di base: identificare le cause profonde degli sprechi e dei problemi nel processo di procurement.
  • Kaizen: implementare un processo di miglioramento continuo, coinvolgendo tutti i membri del team e incoraggiando la partecipazione attiva.
  • 5S: organizzare l'area di lavoro (tavolo e/o interfaccia uomo macchina - HMI) in modo efficiente, eliminando il disordine e ottimizzando l'utilizzo dello spazio.
  • Poka-Yoke (防错): è un termine giapponese che significa "a prova di errore", riferito a dispositivi o procedure progettati per prevenire errori umani nei processi lavorativi. È una tecnica del Lean Manufacturing che mira a eliminare difetti attraverso la prevenzione, rilevazione e correzione immediata degli errori prima che si trasformino in difetti.

Conclusioni

Ad oggi non esiste una soluzione per tutte le aziende e per tutto. Per diverse aziende manifatturiere l'adozione di un approccio Lean al procurement (anche parziale) consente di ottenere significativi benefici in termini di riduzione dei costi, miglioramento dell'efficienza e aumento della competitività. Attraverso la modellazione del sistema di procurement e l'implementazione di strumenti e tecniche lean, le aziende possono ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e creare un flusso di valore continuo lungo tutta la catena di approvvigionamento.

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Grazie per la lettura.



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