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Come indirizzare le strategie di Procurement nelle PMI (e non solo)

 

Immagine da Pixabay
Introduzione

La Funzione Acquisti e Supply Chain nelle PMI italiane affronta quotidianamente sfide complesse, bilanciando Saving e Rischio per ogni categoria merceologica. Questa visione, seppur consolidata e accettata, merita un'analisi più approfondita per comprenderne l'effettiva efficacia nel attuale contesto VUCA (volatility, uncertainty, complexity, and ambiguity). VUCA. VUCA è un acronimo che è stato coniato inizialmente dall'US Army War College negli anni '90 per descrivere il mondo post-Guerra Fredda - preparatevi all’imprevedibile. Successivamente, il termine è stato adottato dal mondo del business per descrivere l'ambiente aziendale sempre più complesso e imprevedibile.

L’orizzonte degli approvvigionamenti sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Pensiamo ai fenomeni quali reshoring e friendshoring riemergono come risposte strategiche alle turbolenze geopolitiche, mentre le operazioni di M&A si configurano come catalizzatori di strategie di acquisto più incisive. Tuttavia, concentrarsi esclusivamente su questi aspetti esterni rischia di far perdere di vista l'elemento introspettivo cruciale: la Governance aziendale.

Governance

La metafora dell'azienda come organismo vivente è un concetto che ha radici profonde nella teoria organizzativa ed è stato ripreso e sviluppato da numerosi autori nel corso degli anni. Immagiamo, dunque, l'Azienda come organismo vivente che mira a sopravvivere adattandosi continuamente al mutare dell’ambiente esterno. Tra due organismi uguali avrà più probabilità di sopravvivere quello che prenderà le scelte migliori e sarà in grado di implementarle con efficienza. Concentriamoci sul secondo fattore, l’efficienza. L’efficienza si costruisce senza fine ed è indirizzata dalla Governance. Di conseguenza la Governance dovrà evolversi al evolvere dell’Ambiente e questo è un processo senza fine.

Questo evidenzia come le azioni della Funzione Acquisti siano diretta conseguenza della Governance aziendale. L'attuale paradigma, che vede il saving come KPI Master e il rischio come Slave, genera un effetto "elastico": al cessare delle pressioni esterne, le strategie di acquisto tendono inevitabilmente a ritornare allo stato iniziale. Questo meccanismo può apparire rassicurante, poiché dopo una crisi si torna alla situazione pre-crisi. Tuttavia, in un contesto VUCA, sarebbe opportuno capitalizzare nella Governance ma senza rimanerne intrappolati gli insegnamenti che il passato ha offerto, a meno che non si tratti di una scelta deliberata.

Va da se che le diversità tra le categorie merceologiche richiedo approcci differenziati, dove Saving e Rischio assumono priorità diverse. Ad esempio, per materiali strategici ad alto impatto sul business, la continuità di fornitura potrebbe prevalere sul saving. Al contrario, per commodity facilmente reperibili, l'ottimizzazione dei costi potrebbe guidare le scelte di approvvigionamento.

Le competenze del team Acquisti, per quanto fondamentali, devono essere governate. Se accettiamo che l’adattamento in un contesto VUCA parta dalle fondamenta allora dobbiamo agire sulla Governance aziendale per l’appunto - di cui la Governance degli approvvigionamenti ne è una parte. Tramite la Governance si definisce il perimetro entro cui i buyer possono operare e si indirizzano le strategie di approvvigionamento. Per esempio una Governance che prediliga la riduzione del rischio e/o aspetti sociali guida gli approvvigionamenti verso li reshoring.

Se come si dice è vero: Alla stessa domanda aspettati la stessa risposta - un approccio innovativo è cambiare domanda ovvero la Governance potrebbe prevedere:

  • Aspetti significativi per i stakeholder come sostenibilità e innovazione.
  • Una crescente integrazione tra strategie di Vendita e di Acquisto.
  • Cicli decisionali rapidi e snelli.
  • Sistema Acquisti, ovvero l’integrazione strutturale tra Funzioni aziendali che miri all’ottimizzazione dei costi totali aziendali piuttosto che dei singoli dipartimenti.

Una sfida significativa per le PMI consiste nel far tendere a zero la velocità di adattamento all’attuale contesto VUCA e quindi superare l'approccio tradizionale (confort zone), sviluppando politiche condivise di procurement che bilancino efficienza economica, rischio, resilienza e innovazione. Questo richiede un cambio di paradigma: dalla una gestione funzionale degli acquisti a una visione di sistema acquisti - perché il vecchio ha già dato.

Conclusione

In conclusione, l'evoluzione delle strategie di procurement passa necessariamente attraverso il rinnovamento della Governance aziendale. Solo attraverso regole di governance illuminate, che promuovano flessibilità e innovazione mantenendo il controllo dei rischi, le PMI potranno sviluppare approcci di sourcing realmente efficaci nel lungo termine e in un contesto VUCA.

Il futuro del procurement nelle PMI dipenderà dalla capacità di costruire fondamenta solide attraverso politiche equilibrate, permettendo così di affrontare le sfide di mercato mentre si preservano competitività e sostenibilità. In sostanza, dobbiamo concentrarci su ciò che abbiamo e possiamo controllare — l'azienda stessa — lasciando alle previsioni il loro naturale ruolo: ipotizzare scenari futuri che, per definizione, nessuno ha ancora visto.


Grazie per la lettura.



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