L'Area Acquisti delle Piccole e Medie Imprese (PMI) si trova di fronte al dilemma della resilienza: optare per la resilienza o meno, cogliere le opportunità del momento o guardare avanti.
È indubbio che una catena di approvvigionamento resiliente sarebbe stata un vantaggio strategico durante gli anni del coronavirus, ma oggi lo è meno. Le PMI, per avere una catena di approvvigionamento resiliente, dovrebbero sviluppare relazioni solide con i fornitori e diversificarli quando possibile. Tuttavia, per le Aree Acquisti guidate dal prezzo, ciò è limitato dall'effetto leva delle quantità sufficienti per ottenere un prezzo da un solo fornitore, forse due.
Questo percorso verso la resilienza è ostico: chi rinuncerebbe a un profitto oggi per una pandemia domani? Esiste un'altra strada, una strada "liquida", che consiste principalmente nell'investire nelle risorse umane, nell'automazione e nella digitalizzazione, nell’innovazione, nonché in processi efficienti, efficaci e flessibili.
Se la resilienza evoca la capacità di resistere a una sollecitazione, la liquidità (Zygmunt Bauman) evoca la capacità di adattarsi senza perdere l'identità, come un liquido.
Potremmo dire che la resilienza è un sottoinsieme della liquidità. La liquidità riporta all'essenziale.
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