Sintesi:
le clausole ESG sono la traduzione contrattuale della Politica ESG dell’Azienda. Devono essere proporzionate al rischio, verificabili, con conseguenze chiare in caso di inadempimento, auditabili e replicate a cascata lungo la supply chain.
Perché inserirle nei contratti di fornitura
- Allineano i Fornitori agli Obiettivi ESG dell’Azienda.
- Riduzione del rischio legale, operativo e reputazionale.
- Migliorano qualità relazioni Cliente–Fornitore e accesso a mercati/finanziamenti.
Principi corretti di interpretazione
- Le clausole ESG non sostituiscono la Politica ESG: la implementano in sede contrattuale.
- Devono essere specifiche e misurabili rispetto ai rischi materiali della fornitura.
- La “essenzialità” va esplicitata quando l’ESG è condizione per la continuità del rapporto.
- Le conseguenze devono essere proporzionate e non punitive.
- L’auditabilità deve essere sostenibile: evidenze, report, certificazioni, visite.
- Obbligo di “pass through” verso subfornitori critici quando rilevante.
Guida per il/lla Responsabile della Funzione Acquisti
1) Mappatura rischi e politiche
- Raccogli Politica ESG aziendale e obiettivi materiali per categoria merceologica.
- Esegui una valutazione rischi ESG per categoria e Fornitore (Paese, processo, impatto).
- Decidi il livello di presidio richiesto: basso, medio, alto.
2) Qualifica Fornitori (pre‑contrattuale)
- Richiedi autocertificazioni, codici etici, certificazioni (es. ISO 14001, SA8000, Sedex/SMETA).
- Imposta requisiti minimi e requisiti preferenziali per la short list.
- Prevedi un piano di colmatura per gap rilevati prima dell’ordine.
3) Clausole contrattuali ESG
- Oggetto e ambito: specifica processi/prodotti rilevanti.
- Impegni misurabili: indicatori, target, tempistiche, evidenze richieste.
- Essenzialità: quando la conformità è condizione risolutiva espressa.
- Rimedi graduati: indennizzo forfettario non punitivo, sospensione, risoluzione, remediation plan.
- Audit e reporting: formato, frequenza, accesso a siti/documenti, terze parti.
- Duplicazione a cascata: obbligo di far rispettare impegni equivalenti ai subappaltatori.
Esempi sintetici di formulazione
- Impegno misurabile: "Il Fornitore mantiene un tasso di infortuni LTIFR ≤ X entro 12 mesi; invia report trimestrali con evidenze."
- Clausola essenziale: "La conformità alla presente sezione ESG costituisce obbligazione essenziale ai sensi dell’art. …"
- Rimedi: "In caso di violazione, il Fornitore attua entro 30 giorni un piano di rimedio approvato dal Cliente; in difetto, il Cliente può sospendere o risolvere il contratto."
4) Esecuzione e monitoraggio
- Calendario reporting: trimestrale o semestrale in base al rischio.
- Audit: campione annuo su fornitori medio‑alto rischio; ulteriori audit evento‑driven.
- KPI minimi: emissioni scope del servizio/prodotto, incidenti, non conformità etiche, formazione.
- Registro non conformità e piano di remediation tracciato.
5) Ruoli e responsabilità (RACI essenziale)
- Acquisti: definisce requisiti, negozia clausole, governa KPI e rimedi.
- Qualità/HSE/Sustainability: definisce metriche e standard, supporta audit.
- Legale: valida formulazioni, essenzialità, rimedi e privacy.
- Fornitore: implementa, misura, rende evidenze, governa subfornitura.
Check list per il/La CEO
- [ ] Politica ESG approvata e materialità per categorie di spesa definite.
- [ ] Standard minimi ESG per la qualifica Fornitori pubblicati e applicati.
- [ ] Modelli di clausole ESG aggiornati e validati dalla Funzione Legale.
- [ ] Governance: RACI approvato e responsabilità chiare tra Acquisti, HSE/Qualità, Sustainability e Legale.
- [ ] KPI e cadenza di reporting definiti per forniture critiche.
- [ ] Processo di audit proporzionato al rischio operativo e reputazionale.
- [ ] Meccanismo di rimedio e, se necessario, clausola essenziale con risoluzione.
- [ ] Obbligo di pass‑through verso subfornitori rilevanti previsto e verificato.
- [ ] Evidenze archiviate e tracciabilità garantita in caso di verifica esterna.
Errori comuni da evitare
- Clausole generiche non misurabili.
- Richieste di danni punitivi non ammissibili.
- Audit e oneri documentali sproporzionati rispetto al rischio.
- Mancata coerenza tra Politica ESG e clausole contrattuali.
- Dimenticare la gestione dei subfornitori critici.
Appendice: tassonomia rapida di temi ESG contrattualizzabili
- Ambiente: uso materiali e imballaggi, gestione rifiuti, emissioni, trasporti.
- Sociale: lavoro minorile/forzato, salute e sicurezza, orari, diversità e inclusione.
- Governance: anticorruzione, conflitti d’interesse, whistleblowing, privacy.
Grazie per la lettura.
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