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Applicazioni dell'Intelligenza Artificiale nel processo della Funzione Acquisti


 

Qual è l'impatto dell'Intelligenza Artificiale sulla funzione acquisti? La risposta è tutt'altro che semplice. Oggi c'è ancora molto da sperimentare. Questa tecnologia è talmente dirompente, e noi siamo ancora talmente ancorati alla nostra confort zone che fatichiamo a vedere chiaramente le potenzialità. Similmente a quanto si ritiene che gli indigeni americani videro delle anomale increspature dell'acqua ma non le tre caravelle di Colombo perché erano cose troppo diverse dalle possibili combinazioni delle loro esperienze. 

Prendo lo spunto dallo studio fatto da Accenture, calando il ragionamento sulla realtà delle Piccole e Medie Imprese italiane.

Normalmente si parla di AI perché è un termine generale che iper-stimola l'immaginario comune. In realtà quello che si usa è il Machine Learning (ML) ovvero l'apprendimento automatico.  

Facciamo un esempio, normalmente i dati degli acquisti sono "sporchi", immaginiamo la banca dati come un lenzuolo che ha delle macchie e degli aloni. Con il ML è possibile bonificare la banca dati e estrarre le informazioni anche dai campi di testo.

Facciamo un secondo esempio. Normalmente gli acquisti usano le Condizioni di Fornitura. Nel modo tradizionale i costi di gestione dei contratti aumentano almeno proporzionalmente al crescere del numero di contratti. Con il ML si riducono i tempi dell'80%. Esistono diverse soluzioni, cerco di semplificare come è fatto. Tutti i contratti vengono dati in pasto al ML. Come risultato si otterrà una immagine digitale di tutti i dati chiave e i contenuti. Con questi dati si sviluppa un template contrattuale (win-win) di clausole normalmente accettate dai fornitori. E un certo numero di clausole opzionali (a cui potremmo assegnare un punteggio). La creazione del testo contrattuale potrà essere contestuale con la richiesta d'offerta specifica per un fornitore. Il testo sarà l'unione del template e delle opzioni associate al fornitore. 

Sorge ora spontaneo chiedersi: L'acquisitore ha ancora ragione di essere? L'AI sostituirà l'acquisitore? Per rispondere porto l'esempio di Amazon che emette gli ordini in automatico. Certo che Amazon nulla ha in comune con le PMI. Ma rimane un esempio. Amazon investe moltissimo nella tecnologia. Dalla mia prospettiva investe in creatività per liberare l'uomo dalle mansioni di quotidiana routine. Secondo il "The future of employment: How susceptible are jobs to computerization? University of Oxford" la professione dell'acquisitore ha una bassissima probabilità di sopravvivere alla AI, mentre è alta la probabilità per il Direttore degli Acquisti.

La Funzione Acquisti lavora con i dati. L'AI apre le porte all'automatizzare delle attività degli acquisti. Quindi l'AI permette di abbattere il tempo per emissione dell'ordine (definito come intervallo tra data richiesta d'acquisto a data emissione ordine) in tutti i casi anche delle PMI. Chiediamo di più, può ridurlo a zero? In alcuni casi è possibile anche senza scomodare l'AI. Negli altri casi sarà difficile ma se:

  • gli acquisti sono parte integrante del processo di sviluppo o miglioramento prodotto;
  • gli obbiettivi degli acquisti sono quelli dell'azienda (ponendo fine alle dispute sui risparmi con il CFO);
  • si combinano dati "buoni" e tecnologia;
  • se si abbraccia l'incertezza; 

allora potranno essere disponibili dati, competenze e tecnologie per abbattere ulteriormente questo tempo.

Spero che queste parole siano di ispirazione.

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