Passa ai contenuti principali

Strategia: (7.6) Ciclo di vita commerciale del prodotto


Tutti i prodotti hanno una vita. Inizia con l'immissione nel mercato e termina con l'uscita. La strategia adatta a questa area è condividere con i fornitori i ricavi delle vendite e i costi di sviluppo. 

Si applica sia a chi produce in serie, sia a chi produce a commessa. Nel caso della produzione in serie il fornitore è legato al prodotto, nella produzione a commessa il fornitore è legato alla tipologia di prodotto.

Dettagli. 

Il ragionamento è condividere con il fornitore tutto il periodo di vita del prodotto finale. Questa è naturalmente la condizione più vantaggiosa per le parti, perché usano l'esperienza accumulata. Esperienza che un nuovo fornitore deve costruirsi. 

Per capire cosa condividere prendiamo a spunto il ciclo di vita comune a tutti i prodotti. Cinque sono i passaggi importanti:

  1. Fase di introduzione: le vendite aumentano lentamente, a seconda della spinta di marketing. In questa fase non si ha alcun profitto a causa dei costi di sviluppo sostenuti e della spesa continua per la comunicazione. La fase di introduzione termina quando viene raggiunto il pareggio.
  2. Fase di crescita: i profitti vengono realizzati per la prima volta. Questa fase è caratterizzata da una rapida crescita, accelerata da un'ulteriore intensa attività di marketing e termina non appena la curva di vendita diventa decrescente.
  3. Fase di maturità: poiché il prodotto non richiede più pubblicità intensa e le economie di scala sono al massimo grado di effetto. Qui si registrano i profitti più alti. Più avanti in questa fase i profitti diminuiscono a causa dell'aumento della concorrenza. 
  4. Fase di saturazione: inizia non appena cessa la crescita del mercato. Sia i ricavi da vendita che i profitti diminuiscono. Questa fase può essere estesa attraverso modifiche e rilancio del prodotto.
  5. Fase di degenerazione: il mercato si restringe. Non è più possibile arginare il calo dei ricavi da vendita e la quota di mercato è inevitabilmente persa. E' giunto il momento di riadattare il portafoglio prodotti.

TAKEAWAY

  1. Un rapporto che funziona è un valore da conservare.
  2. Un rapporto che non funziona è improduttivo.



➨➨Scrivimi il tuo pensiero a pbagnariol@pbagnariol.com oppure lascia un commento qui sotto ⬇



Commenti

Articoli più letti

Foresight Strategico a 3 Anni: Innovazione del Procurement nelle PMI Italiane – Guida

Tempo di lettura 60minuti Executive Summary Questo rapporto fornisce un'analisi di foresight strategico per l'innovazione del procurement nelle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane nei prossimi tre anni (2025-2028). Evidenzia il panorama in evoluzione del procurement, guidato dalla volatilità globale, dai progressi tecnologici (AI, digitalizzazione), dalle pressioni sulla sostenibilità (ESG) e dalle interruzioni della catena di approvvigionamento. L'analisi si concentra sulle esigenze e sui vincoli unici delle PMI italiane, che costituiscono la spina dorsale dell'economia nazionale ma spesso affrontano sfide legate alla digitalizzazione, alle risorse e alle competenze. I principali scenari includono la necessità per le PMI di adottare strumenti digitali, integrare pratiche di sostenibilità, costruire catene di approvvigionamento resilienti e sfruttare le opportunità di finanziamento come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Intelligenza artificiale (A...

Una variante alla Matrice di Kraljic

La matrice di Kraljic è uno dei metodi più famosi di analisi dei dati storici di acquisto. L'obbiettivo dell'analisi è giungere a un modello della situazione storica per tracciare le possibili future traiettorie .  Il modello presuppone che la storia si ripeta, in particolare che il mercato dei Fornitori si comporti allo stesso modo anche in futuro. L'analisi è limitata solo ai dati relativi agli ordini emessi. Normalmente sono i soli disponibili. Esistono altri dati importanti, quelli delle trattative, ma normalmente sono destrutturati. Per questo sono difficilmente elaborabili. Quindi con Kraljic si analizza una piccola parte dei dati che fotografano una realtà passata. Peter Kraljic aveva proposto una matrice a 4 quadranti. Nell'asse X aveva posto la complessità del mercato e nell' asse Y l'importanza degli acquisti. Nella variante mettiamo il potere contrattuale di compratore (asse X) e venditore (asse Y). Rendendo sicuramente più intuitivo il modello. O...

Green e Carbon Footprint procurement

  Gli approvvigionamenti " green " sono una scelta Aziendale. Se manca la politica green aziendale gli acquisti (seppur sensibili ai temi ambientali) hanno le mani legate. Anche nel caso fortuito di acquisto green, questo valore green sarebbe insfruttabile dall'Azienda.  Viceversa se l'azienda ha deciso per il green e conseguentemente si è riorganizzata per lo sfruttamento di questo valore, allora il green e carbon footprint procurement porta in azienda un valore usabile per lo sviluppo del business. Per gli acquisti è facile fare acquisti green. E' sufficiente che la direzione aziendale (tramite la sua politica green) imponga  vincoli  adeguati. In sostanza il flusso del lavoro di approvvigionamento è lo stesso per prodotti/servizi green o no green.